L’attrezzo ideale per sviluppare i telai in modo agevole è una Vasca di Sviluppo di dimensioni adeguate al telaio.
Le vasche sono in PVC o in acciaio inox e le migliori hanno il fondo retroilluminato, per poter osservare il telaio in controluce e controllare l’apertura del disegno.
Le leggi attuali impediscono di versare le acque di sviluppo nelle fognature; perciò la vasca deve essere collegata a un sistema chiuso di ricircolo e filtraggio.
Il tubo in gomma da cui esce l’acqua a pressione che svilupperà il telaio ha sull’estremità un erogatore a getto regolabile; quelli usati per irrigare il giardino vanno benissimo.
Dopo avere rimosso la pellicola bagniamo il telaio sul lato interno; quindi lo disponiamo in posizione verticale, lato stampa verso di noi, e lo spruzziamo in modo uniforme.
L’erogatore è tenuto a circa 30 cm dal telaio e la rosa d’acqua spruzzata sul telaio ha circa 30 cm di diametro.
Dopo pochi secondi l’immagine appare, ma lo strato di emulsione da rimuovere è ancora notevole: l’emulsione deve sciogliersi in profondità e ciò richiede circa 2-3 minuti.
Continuiamo a spruzzare: a poco a poco il disegno assume il colore bianco della tela del telaio.
Insistiamo con l’acqua nelle zone dove le linee del disegno sono più sottili: lì occorre un po’ più di tempo.
Uno sviluppo corretto richiede dai due ai tre minuti: se occorre più tempo qualcosa non ha funzionato.
Le cose da non fare:
• Aiutarsi con una spugna o uno straccio: l’emulsione umida è molto delicata ed è meglio non toccarla, per non rovinare le parti più sottili attorno al disegno.
• Sviluppare il telaio a luce ambiente: le emulsioni, dopo l’esposizione, sono pur sempre sensibili alla luce, specialmente quelle pronte all’uso: se in questa fase il disegno prende luce, le linee si apriranno solo parzialmente.
Asciughiamo il telaio:
Il metodo migliore è un getto di aria compressa sparato contro le maglie aperte del disegno; l’emulsione attorno al disegno asciugherà comunque da sola in pochi minuti.
Perché asciugare il disegno?
Perché specialmente sui telai a 90 e più fili è possibile che delle gocce di emulsione si fermino sulle maglie del disegno e formino una patina invisibile che le ottura: il telaio sembra sviluppato correttamente ma, in stampa, l’inchiostro non passa.
L’aria compressa ha appunto il compito di rimuovere questo velo di emulsione e aprire completamente le maglie.